In questo numero dedicato all’ambiente, abbiamo scelto Una riflessione di Chiara Lubich (1920-2008) sulla natura e sul rapporto con essa.
È vero, dopo il periodo estivo, siamo tornati nelle nostre metropoli di cemento, costruite dalla mano dell’uomo tra il frastuono del mondo, dove raramente la natura si è salvata. Eppure, se vogliamo, basta uno squarcio di cielo azzurro scorto fra le cime dei grattacieli, per ricordarci Dio; basta un raggio di sole, che non manca di penetrare nemmeno fra le sbarre d’una prigione; basta un fiore, un prato, il volto di un bambino…
(Chiara Lubich, “Cercando le cose di lassù”, Città Nuova, Roma, 1992, pag. 111-112)