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Aiuto! Emergenza ambientale

Elena Pace, chimico e tecnologo farmaceutico, è docente di Scuola Superiore, autrice del Progetto “Dare per Salvaguardare l’ambiente”, specializzata in Ecologia integrale. A lei abbiamo rivolto alcune domande per capire cosa c’entra l’ecologia col problema della fame nel mondo.

Cosa si intende per emergenza ambientale?

Oggi curare la nostra casa comune, l’ambiente, è diventata un’emergenza. Pensiamo ad alcuni effetti del riscaldamento globale: ci sono isole dell’Oceania come Kiribati che cominciano a sprofondare nel mare e si parla di “rifugiati ambientali”. E tragedie come questa sono causate non certo dalle popolazioni del luogo ma da noi, Paesi industrializzati. Se continuiamo a far finta di niente arriveremo ad un punto di non ritorno. La terra è limitata e fragile come noi ed ora ha un bisogno estremo di essere aiutata, curata e custodita.

C’è correlazione tra il cambiamento climatico e la fame nel mondo?

Si, c’è un collegamento più forte di quanto non si possa immaginare. C’è un libro che vi consiglio, “EFFETTO SERRA EFFETTO GUERRA” scritto da un analista diplomatico (Grammenos Mastrojeni) e un fisico del clima (Antonello Pasini) che dimostra quanto i cambiamenti climatici influiscano sulle migrazioni e sulle crisi internazionali. Più il deserto avanza, più cresce il pericolo di guerre e con le guerre la fame, la povertà e le migrazioni forzate. Per questo per i Paesi industrializzati è un dovere improrogabile diminuire le emissioni di gas serra.

Quanto peso può avere la corruzione, soprattutto nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti, nell’emergenza ambientale?

Un grande peso, se pensiamo che i rifiuti smaltiti irregolarmente sono quelli tossici, dannosi per l’ambiente, ma soprattutto per la salute dell’uomo. Ed è emergenza ambientale anche quella che riguarda la nostra specie, con l’incremento di tumori che questo smaltimento scorretto provoca.

Cosa possiamo fare noi ragazzi per contribuire a risolvere l’emergenza ambientale?

Conoscete il Dado della terra? Lì c’è uno straordinario programma per mettere in atto una vera e propria rivoluzione ambientale. Concretamente vi suggerirei anche di avere sempre presenti le tre R: RIDUCO, RIUSO, RICICLO e di fare attenzione anche a ciò che si compra perché smettere di acquistare certi prodotti è molto efficace per modificare il comportamento delle imprese.

Avete mai sentito parlare dell’inferno del Coltan? Riguarda l’estrazione di metalli rari presenti nelle miniere del Congo con cui vengono prodotti gli smartphone. Fate una ricerca e capirete molte cose e forse vi verrà voglia di usare un fairphone, cioè uno SMARTHPHONE “ETICO”.

Vi consiglierei anche di leggere un documento straordinario, un piccolo libro, ma fondamentale per capire veramente le radici del problema ambientale e tentare di risolverlo. È l’Enciclica “Laudato Si” di papa Francesco dove, fra il resto, viene sottolineato il “debito ecologico” che esiste tra Nord e Sud del mondo.

Ho letto la notizia della vostra collaborazione con la FAO e credo che siate nella direzione giusta perché il problema ambientale si risolverà solo se viene affrontato a livello mondiale. A livello locale fare rete con tutti quelli che hanno a cuore la nostra casa comune e sono tanti. Sono nate da poco, proprio in seguito all’Enciclica che vi ho citato prima, per iniziativa della Diocesi di Rieti e di Slow Food, LE COMUNITÀ “LAUDATO SÌ” che raccolgono tutte le associazioni che desiderano fare qualcosa per l’ambiente. Anche voi potreste collaborare con le azioni delle quali siete protagonisti o proporne di nuove.

Scopri di più e scarica il Dado!

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