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L’arte come testimonianza dell’unità fra i popoli

L’arte consente di condividere le ricchezze di ognuno di noi. L’esperienza di Cristiano e Alessandra dell’Associazione Dancelab Armonia, due ragazzi di Montecatini Terme, ne è un bellissimo esempio.

Come è nata la vostra associazione?

“10 anni fa per noi si è realizzato un sogno: nel 2006 abbiamo organizzato il primo campus di alta formazione di danza a Montecatini, a cui hanno partecipato giovani di varie parti dell’Europa, da alcuni Paesi dell’Africa, dalla Palestina e dall’Israele.

È da questa esperienza che è nata l’associazione Dancelab Armonia, la quale tutti gli anni organizza dei campus di danza. I campus comprendono due settimane di perfezionamento durante l’estate, alla fine dei quali si tiene uno spettacolo conclusivo. I partecipanti non solo frequentano lezioni di diversi stili di ballo, ma trascorrono anche il resto della giornata insieme. Si creano così delle amicizie vere sulla base di una passione comune.

Nel 2014 per la prima volta si è svolto un Campus in Palestina, dove non sempre è possibile studiare danza in una scuola con insegnanti professionisti. L’obiettivo dell’Associazione era di affrontare la disciplina nella sua interezza e di trasmetterne il valore umano. La danza permette di superare le differenze di religione, cultura ed etnia.

Quando siamo su un palco, con la stessa musica e con gli stessi movimenti, non c’è la percezione di provenire da nazioni diverse, ma si percepisce di essere un solo corpo che si muove al ritmo di musica. Ognuno è diverso e unico. Ognuno esprime la propria identità facendola diventare un dono per l’altro.

Per questo è nato il “Festival Armonia fra i Popoli”, che continua a divulgare la nostra idea”.

Cosa è cambiato dopo la vostra adesione al progetto Living Peace?

“Noi abbiamo sempre voluto dare il nostro contributo alla pace attraverso la danza e, senza rendercene conto, abbiamo creato una strada per tanti altri giovani talenti che, come noi, vogliono un mondo di pace. Dentro il cuore sentivamo questa esigenza di mondialità che però essendo noi così giovani non poteva essere esaudita.

Con l’appartenenza a Living Peace l’impossibile è stato possibile. Ogni cosa che noi facciamo anche se piccola acquista una grandezza mai sognata. Ogni anno facciamo una Marcia per la Pace. Dopo aver conosciuto Living Peace abbiamo sentito maggiormente l’impegno di coinvolgere le classi dei comuni vicini in questa marcia che quest’anno ha visto la partecipazione entusiasta di più di 1500 alunni.

Da quando facciamo parte del progetto Living Peace la nostra esperienza si è aperta al mondo, ma la sorpresa più grande è arrivata quando alcuni di noi sono stati nominati Giovani Ambasciatori di Pace dal Circolo Mondiale degli Ambasciatori di Pace con sede a Ginevra. Questo riconoscimento internazionale è uno dei motivi che ci spinge ogni giorno ad andare avanti”

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