La globalizzazione è il processo di diffusione su scala mondiale, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, di tendenze, idee e problematiche. Essa può per molti versi presentare dei vantaggi, basti pensare al grandissimo sviluppo che ha portato in innumerevoli campi quali la scienza, la medicina, l’informazione; ma anche in attività che riguardano la nostra vita quotidiana come per esempio il cibo, lo sport e addirittura il nostro modo di pensare.
Ma come avviene questo fenomeno e tramite quali mezzi?
Beh, è semplice. Tutto è iniziato con i famosi mass media, ovvero i mezzi di comunicazione di massa. Primo su tutti la scrittura; infatti il primo modo (se non si considera la comunicazione orale) che si aveva per trasmettere informazioni da un luogo all’altro, o addirittura da un continente all’altro era tramite dei messaggi scritti. Tramite libri o pergamene si poteva entrare in contatto con esseri umani appartenenti ad altre culture, altre comunità e con altre tradizioni. Poi, pian piano arrivarono i telegrafi, la radio, il telefono, la televisione, gli smartphone, gli SMS, i social network, i piccioni viaggiatori e chi più ne ha, più ne metta.
La facilità con la quale oggigiorno siamo giunti a scambiare informazioni con un ragazzo che vive nelle Filippine, ha notevolmente ampliato e velocizzato questo processo rendendolo ormai irreversibile. Sicuramente la facilità con cui ci scambiamo informazioni ha portato anche aspetti negativi come la diffusione del cibo spazzatura, la dipendenza da un dispositivo elettronico (e non sto parlando del pace maker), o, cosa ancor peggiore, ad un’altra tendenza, forse una delle più tristi, ovvero il processo di omologazione.
Nonostante ciò si può dire che i vantaggi siano superiori agli svantaggi e in fondo è bello poter vivere tutti assieme in un mondo ancor più unito tramite il processo di globalizzazione.
