Il 10 maggio Papa Francesco ha visitato Loppiano, piccola città in provincia di Firenze a cui la nostra rivista è molto legata, perché lì si vive l’ideale di fraternità che vogliamo diffondere attraverso le nostre pagine. Uno di noi, Duccio, che abita lì, ha potuto salutare il Papa di persona.
Nel suo intervento a Loppiano il Papa ha parlato fra l’altro di “Testa-Cuore-Mani”, il motto dei Cantieri Hombre Mundo, vi ricordate?
“Bisogna poi educarsi a esercitare insieme i tre linguaggi: della testa, del cuore e delle mani. Bisogna cioè imparare a pensare bene, a sentire bene e a lavorare bene. (…) È importante questo – i tre linguaggi – perché noi abbiamo ereditato (…) questa idea – non sana – che l’educazione è riempire di concetti la testa. E quanto più sai, sarai migliore. No. L’educazione deve toccare la testa, il cuore e le mani. (…) In modo che questi tre linguaggi siano interconnessi: che tu pensi quello che senti e fai, tu senti quello che pensi e fai, tu fai quello che senti e pensi, in unità. Questo è educare”.
“Andare dal Papa è stata una gioia immensa e una grande soddisfazione. Per lui avevo in dono un pallone con tutte le firme dei ragazzi di Loppiano e alcune copie di Teens con l’abbonamento in regalo. Ho portato a Papa Francesco i saluti da tutto il mondo e gli ho spiegato che Teens è un giornale scritto da noi ragazzi. Lui era felice e mi ha detto: ‘Prega per me e Dio ti benedica’”.
(Duccio Caldini, 13 anni)
Nello stesso giorno Francesco è stato anche nella comunità di Nomadelfia, vicino Grosseto. Matilde ha intervistato un gruppo di ragazzi che vive là. Vai all’articolo!
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