in ,

Un paese che ama la natura

Alla scoperta di Panama insieme alla nostra redazione con alcune idee per evitare gli sprechi e tutelare l’ambiente.

Sapete cosa significa il nome Panama?

Vuol dire “abbondanza di pesci e farfalle”. Una parola che rispecchia il nostro Paese, favorito sotto l’aspetto naturalistico e circondato da due oceani, l’Atlantico ed il Pacifico. Siamo chiamati anche “ponte biologico” e condividiamo, insieme a persone di diverse culture che vivono con noi, questo piccolo territorio dei Caraibi.

Ma…cosa si fa a Panama per l’ecologia?

Abbiamo parchi naturali per la tutela di natura e fauna. Qui si trova l’uccello simbolo nazionale, l’Aquila Harpía, il più grande del continente americano ed il secondo del mondo. Poi c’è il Canale di Panama che nel secolo XIX era la più importante via di trasporto marittimo e oggi continua ad essere importante rotta marittima. Ma la città di Panama, con la crescita della popolazione, ha visto aumentare anche l’inquinamento.

Come possiamo invece evitare gli sprechi iniziando dagli avanzi di cibo?

“La Cocina de Sofy”, una ditta di Catering di Panama ha ideato un progetto che si chiama “Spazzatura Zero”. Esso si basa su varie forme ri-utilizzo degli scarti.

Quando fanno i biscotti, ad esempio, devono tagliare gli angoli di impasto per dare la giusta forma. Prima gli avanzi di impasto si buttavano, adesso fanno una torta chiamata “dolce di salvataggio”. Hanno anche creato un orto nella terrazza dell’edificio nel quale ha sede la ditta. Ri-utilizzano i recipienti di plastica delle materie prima usate in cucina come vasi per piantare gli avanzi (semi di frutta e vegetali).

Come contribuire a proteggere l’ambiente?

Ognuno può dare un piccolo contributo, il proprio “granello di sabbia” anche stando a casa propria. Noi abbiamo cercato modi creativi e divertenti.

A Panama non c’è raccolta differenziata, così noi recicliamo la carta e la vendiamo. Il denaro lo distribuiamo a persone che ne hanno bisogno. Realizziamo anche mercatini con abiti, scarpe, braccialetti in buono stato e che vogliamo donare. Il denaro che ricaviamo lo usiamo per azioni a favore di chi si trova in necessità. In questo modo viviamo la comunione dei beni che consiste nel mettere in comune alcuni effetti personali, in particolare quelli che ci piacciono di più, tenendo presente i bisogni degli altri. Vedete, aiutare la natura e aiutare gli altri può essere fatto in diversi modi, divertenti e unici.

Perché non lo fate anche voi?

Deixe um comentário

O seu endereço de email não será publicado.

Quanto vale la mia scelta? Intervista a Maria Chiara Cefaloni | Teens4Unity

Quanto vale la mia scelta?

La globalizzazione del bene | Buone pratiche per la pace | Teens4Unity

La globalizzazione del bene: buone pratiche per la pace