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Un sorriso che vale mille parole

Insegnante lei, impiegato delle Poste lui, Graziella e Franco Di Biase, abruzzesi, da anni si dedicano ai bambini con l’arte della clownterapia. Franco, in arte “Mago Frac”, realizza anche corsi di formazione per i clown-dottori.

Cosa vi ha spinti ad entrare nel “mondo” della clownterapia?

Franco: Non siamo subito entrati nel mondo della clownterapia, ma in quello dei bambini. Aver avuto, oltre ai genitori, persone che hanno speso tempo e impegno perché crescessimo con valori sani, ci ha spinti ad essere più responsabili nel donare questo bagaglio. Così avvicinandoti ai più deboli, con il linguaggio del gioco e dell’allegria, puoi farli sentire amati.

Cosa rappresenta per voi questa attività?

Graziella: È un modo per aprirsi agli altri, per mettere da parte il nostro “io” aiutando chi è nel bisogno. Per Franco, fare corsi di formazione ai futuri clown-dottori significa far sì che questo bagaglio continui e si propaghi.

Ci sono mai stati momenti in cui non avevate tempo o voglia di incontrare i bambini?

Franco: Spesso il tempo ci sembra mancare, ma lo sforzo di donare tempo, ci dona a sua volta altro tempo. Spesso dedichiamo il nostro tempo a cose inutili, ma dobbiamo saper ascoltare il cuore e scegliere cosa è davvero importante per noi. Il vero amore non è donare quando lo “si sente”, ma donare soprattutto quando “non si sente” di volerlo fare. Poi però c’è anche bisogno di riposo.

C’è un episodio in particolare con un bambino che vi ha profondamente colpito?

Graziella: Tra tutte le esperienze che abbiamo avuto con i bambini una ci ha coinvolto particolarmente ed è quella vissuta con Rosa, una bambina ricoverata in seguito ad un gravissimo incidente stradale. Quando si è svegliata dal lungo periodo di coma, Rosa è caduta in uno stato di profonda depressione, aveva tutta la parte sinistra del corpo paralizzata. Poi, un pomeriggio, Franco è andato a trovarla con la sua valigia piena di giochi divertenti. Quando lui le ha lanciato una pallina, è riuscita ad afferrarla alzando la mano che da tempo teneva ferma e ricominciando a muovere anche il resto del corpo. La stanza si è riempita di medici e infermieri attratti dalle sue risate, nessuno riusciva a credere che fosse lei a ridere così! L’Amore ha avuto effetto più dei farmaci!

Cosa è cambiato nel vostro modo di pensare riguardo alla malattia, in particolare quella relativa ai bambini?

Graziella: La malattia è sicuramente una cosa che sconvolge la vita delle persone, ma è anche un tempo prezioso per riscoprire i veri valori della vita e costruire rapporti autentici. In questo i bambini riescono più facilmente rispetto agli adulti: vale veramente la pena fare di tutto per far sperimentare loro che l’Amore è più forte di ogni dolore.

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