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Da Catania, in marcia per la pace

Animale maestoso, ma che vive in armonia con gli uomini e con gli animali e per questo associato all’idea della pace, l’elefante è anche il simbolo di Catania, la grande città siciliana che dal 7 all’11 maggio ha ospitato “Let’s build Peace – Costruiamo la Pace”, una maratona di eventi per la pace realizzati in collaborazione con Living Peace International e che ha coinvolto migliaia di ragazzi di tutto il mondo e di 15 scuole, movimenti e organizzazioni presenti a Catania.

Estemporanee di pittura alla presenza dell’artista tedesca Rose Marie Gnausch, fondatrice di “Elephants for Peace”, in cui si sono dipinti su teli, in vari luoghi – i parchi cittadini Gioeni e Bellini, scuole e luoghi pubblici, come la Piazza Viceré , tanti elefanti colorati;

Esposizione internazionale di disegni di “Elefanti di Pace” arrivati da centinaia di ragazzi di scuole dei 5 continenti che fanno parte della rete di Living Peace; L’installazione del “Dado della Pace (il sesto in Italia dopo Trento, Viterbo , Crema, Mantova e Trieste);

Installazione del “Dado della Pace” (il sesto in Italia dopo Trento, Viterbo , Crema, Mantova e Trieste);

Run4Unity, la staffetta per la pace ideata dai ragazzi del Movimento dei Focolari e ormai diffusa tra tante associazioni, con una Marcia per la pace, da Villa Bellini a Piazza Duomo, conclusa con il Time-Out , un minuto di silenzio in cui confermare il proprio impegno per la pace;

La cerimonia di nomina dei giovani “Ambasciatori di pace”: 45 ragazzi selezionati tra le varie scuole di Catania hanno ricevuto l’attestato da Gabrielle Simond, Presidente del circolo degli “Ambasciatori di pace”.

Federica, Serena e Chiara sono tre ragazze del liceo scientifico Galileo Galilei: “Abbiamo conseguito il titolo di ambasciatrici di pace – scrivono – . Tutto ciò ha accresciuto il nostro senso di responsabilità, dandoci quella spinta motivazionale, che ci accompagnerà per sempre, nel rendere la nostra vita pacifica”. “Siamo consapevoli dell’enorme importanza del nostro compito. Possiamo convincere le persone che ci stanno accanto, che la pace non è un concetto astratto, ma può divenire uno stile di vita”.

“Educare le future generazioni ed i giovani non tanto a ‘fare la pace’ in modo passivo, bensì a viverla in modo attivo, per poter cambiare le sorti del domani”. Sintetizzano così l’esperienza gli alunni della V A del Galilei, che al progetto hanno partecipato rimboccandosi le maniche con la riqualificazione del Parco Gioeni di Catania e la realizzazioni di disegni “pacifici”. “La riqualificazione del parco, spiegano, nasce dall’esigenza di trasformare un centro di spaccio, attività illegali e degrado in un luogo ricreativo per bambini, in cui vengono promossi i valori di fratellanza, libertà, felicità, armonia e soprattutto di pace”.

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