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Il cambiamento può partire da noi

Adulti e ragazzi, esperti e giovani insieme per costruire il futuro dell’economia e della terra.

Dal 2 al 4 novembre 2018 si è svolto a Castel Gandolfo in provincia di Roma il convegno “Prophetic economy”. Anche noi di Teens eravamo presenti, insieme ai rappresentanti di molte organizzazioni e movimenti.

Ma che cos’è “Prophetic Economy”?

Il nostro mondo sta vivendo una crisi ecologica e sociale fomentata da ingiuste strutture economiche, politiche non lungimiranti e vecchie pratiche. In tutto il mondo ci sono, però, persone che credono con passione allo sviluppo umano e lavorano instancabilmente per cambiare le regole e chiedere giustizia.

Ecco, l’incontro è stato un modo per iniziare una collaborazione e cominciare ad essere, insieme, più della somma delle nostre singole parti. Le giornate si sono sviluppate attorno a diversi workshops, conferenze ed incontri. Ora ne presentiamo alcuni!

Fra i tanti ospiti che sono stati sul palco, abbiamo avuto il piacere di ascoltare uno dei più grandi economisti del mondo, Jeffrey Sachs. Direttore della Columbia University a New York (Usa) e autore di best seller. Nel suo intervento ci ha parlato dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile approvati a settembre 2015 dall’Assemblea Generale dell’ONU. Entro il 2030 c’è bisogno di raggiungerli per evitare una catastrofe globale. Tra i punti fondamentali: la riduzione delle distanze tra Paesi ricchi e poveri, l’eliminazione della fame nel mondo ed il raggiungimento della parità dei sessi.

È inoltre necessario adottare le misure necessarie per curare il nostro pianeta malato, per questo dobbiamo preservare al meglio la terra e il mare. Allo scopo di raggiungere questi obiettivi in tempo, tutti dobbiamo fare la nostra parte con la consapevolezza che il cambiamento non può che partire da noi!

Al programma hanno partecipato ragazzi e adulti, con momenti insieme e momenti distinti nei quali noi ragazzi affrontavamo le stesse tematiche degli adulti, ma in dialogo con esperti o attraverso giochi e attività pratiche. Durante una di queste ci siamo divisi in gruppi nei quali erano rappresentati i vari Stati del mondo. In base alla ricchezza dei Paesi, ogni gruppo riceveva una diversa quantità di cibo. Da qui sono emerse le grandi differenze del mondo.

Questo ha fatto riflettere molto noi ragazzi e la cosa bella è stata che, con molta spontaneità, abbiamo tutti iniziato a condividere, chi aveva di più donava a chi rappresentava Paesi in difficoltà. La speranza è che questo si avveri anche a livelli più alti, tra gruppi, tra popoli, tra Stati. E diventi presto realtà tra tutti.

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